Queste ultime tre posizioni chiudono la pratica abbassando la respirazione e il ritmo del sistema neurovegetativo richiamanndo i sensi definitivamente all’interno per prepararci a savasana, non senza l’ultimo “colpo” di acceleratore di utplutih che come nel caso dei motori a scoppio di vecchia generazione dà un ultimo spunto al sistema nervoso verso la simpaticotonia per poi aiutare e favorire la vagotonia di savasana

Vinyasa:

Sapta – Inspirando sedersi in dandasana

Astau – prendere la posizione del loto e portare il braccio sinistro dietro la schiena per afferrare il piede sinistro e poi fare lo stesso col destro per formare il mudra

Nava – Espirando chiudersi flettendo le anche e scendendo con la fronte o il mento in avanti e mantenere la posizione (Yoga mudrasana ) per dieci respiri

Dasa – Inspirando risollevarsi in padmasana e mantenerlo per dieci respiri lenti e profondi

Ekadasa – Appoggiare le mani ai lati dei glutei e inspirando sollevare il corpo in utplutih e mantenere la posizione per un numero di respiri compreso tra dieci e venticinque senza “stressarsi” deve solo servire come ultimo spunto prima di savasava

Dvadasa – Jumpback in chaturanga dandasana

Trayodasa – Inspirare in urdhva mukha svanasana

Chaturdasa – Espirare in adho mukha svanasana

Di seguito la foto dell’asana e il video dei vinyasa della closing sequence di cui questo asana fa parte

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